Descrizione
“E vissero per sempre, felici e contenti” così si concludevano, nella mia infanzia e tutt’oggi, le più belle fiabe. L’happy ending è un qualcosa di irrinunciabile per molti di noi anche nell’età adulta perché ha un moto consolatorio, un che di salvifico e rassicurante cui tendiamo a livello astratto ma che raggiungiamo, in concreto, sempre più raramente. Le statistiche matrimoniali del nostro Paese sono desolanti “I matrimoni durano 7 anni” titolavano in un recente passato i maggiori quotidiani, e lo sfascio della famiglia tradizionalmente intesa è sotto gli occhi di tutti.
Si potrebbero analizzare le ragioni socio-economiche della questione, interpellare antropologi, sociologi, psicologi ed esperti di ogni settore per sviscerare la ratio profonda del fenomeno, ma in queste pagine si opterà invece per uno studio differente: comprendere se una coppia possa durare per sempre e se si possa imparare il “segreto” affinché questo accada (dalla prefazione dell’autrice).
A questo link la recensione al libro di Italia Oggi.
Il genere è la categoria semiotica in cui si articola socialmente e culturalmente la differenza sessuale, in cui tale differenza assume valore e senso, si configura come ripartizione di ruoli e come gerarchia. Se il “sesso” può essere inteso come determinazione biologica, il genere è l’effetto dei discorsi sociali e dei segni stratificati nella storia umana. La categoria di genere riguarda direttamente la questione della complessa materia segnica di cui gli esseri umani sono costituiti, quello che Peirce ha chiamato “l’uomo-segno”, vale a dire l’individuo come effetto di quelle procedure tutt’altro che naturali, necessarie o innate, ma di natura discorsiva, storica, ideologica, culturale (Calefato, 1997).



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